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Una robusta area di alta pressione si consolida su Europa centro-occidentale e garantirà tempo stabile e soleggiato anche sui nostri territori almeno fino ai primi giorni di novembre (probabilmente anche oltre). Temperature in graduale calo specie da sabato 2 ma con valori diurni ancora particolarmente miti.
CERRETO LAGHI
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BOLLETTINO DELLA MONTAGNA
Previsioni a 3 giorni per le principali località sciistiche e montane delle Apuane ed Appennino settentrionale
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Zero Termico: 3500 m | Altezza Neve: 0 cm |
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Zero Termico: 3400 m | Altezza Neve: 0 cm |
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Zero Termico: 3600 m | Altezza Neve: 0 cm |
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Zero Termico: 3400 m | Altezza Neve: 0 cm |
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Di questi giorni, tra fine ottobre ed inizio novembre, ricorrono innumerevoli tristi anniversari di alluvioni o comunque eventi meteorologici avversi. La storia climatica non solo delle nostre zone ne è piena. Ma rimanendo nel recente, dopo il tragico evento alluvionale delle Cinque Terre e Lunigiana del 25 ottobre 2011, una delle più intense perturbazioni dei tempi ''moderni'' fu quella che interessò tutta l'Europa centro-occidentale e l'Italia fra il 27 ed il 29 ottobre 2018 passando ovviamente anche per i nostri territori. Dopo giornate molto tiepide, quasi calde nei giorni precedenti, quando isoterme di 15°C/16°C arrivarono sino alle Alpi con il livello dello zero termico a 4000 metri e più, fra il 25 ed il 26 un afflusso di aria fredda nord atlantico si mise rapidamente in movimento verso il Mediterraneo, il quale naturalmente reagì di far suo, cioè scavando un minimo di bassa pressione che si approfondì sempre di più. Capitò infatti che all'aria fredda nord atlantica si aggiunse un afflusso ancora più freddo proveniente dalla Scandinavia. La mattina di lunedì 29 l'isoterma 0°C a 1500 metri raggiunse le Isole Baleari e sulla Francia arrivarono delle -2°C/-3°C portando nevicate precoci localmente in pianura. Per contro, dalla Sardegna verso Est, erano presenti ancora isoterme di 12°C/13°C alla stessa quota con un contrasto termico quindi fortissimo nel raggio di poche centinaia di chilometri. Sono queste le condizioni ideali per la formazione delle così dette ''bombe mediterranee'', un tipico ciclone depressionario nostrano, che in quel caso arrivò ad avere un minimo di 978 hPa vicino alla Corsica. Era nata così la tempesta ''Vaia''. Quello che contraddistingue queste depressioni tempestose da quelle più tranquille, è il tempo che ci mettono a raggiungere valori di pressione così bassi; nella fattispecie i barometri registrarono un calo pressorio di 17/18 hPa (l'hPa è l'unità di misura) in 18 ore, quindi 1 hPa all'ora che è una cosa piuttosto rara. Vaia provocò piogge molto abbondanti, torrenti e fiumi in piena con punte di 300 millimetri e più sulle nostre zone che però attutirono piuttosto bene la forza degli eventi. Le raffiche di vento abbatterono alcune piante ma fummo fortunati rispetto ad altre zone. Al passaggio della linea di groppo temporalesco proprio di lunedì 29 i venti raggiunsero punte di 170/180 chilometri orari lungo la costa ligure. Il porto di Rapallo venne interamente distrutto, poi tutti ricorderete la devastazione delle foreste fra il Veneto ed il Trentino Alto Adige dove le raffiche superarono anche i 200 chilometri orari. Un esteso evento alluvionale interessò tutto il nord est, anche se rimase inferiore all'alluvione ancora più imponente del novembre 1966, quello che provocò anche la famosa inondazione di Firenze.
Forse ci siamo, non lo diciamo troppo forte, per il momento lo affermiamo sotto voce, ma pare che un periodo di tempo più stabile sia alle porte. Il provvidenziale moto retrogrado dell'ultima perturbazione verso occidente, sta facendo risalire un redivivo promontorio anticiclonico nord africano verso le nostre regioni, che dagli inizi della settimana verrà supportato da un alta pressione in formazione sull'Europa centro occidentale. Così la bassa pressione si isolerà fra la Spagna, il Marocco e l'Algeria e noi ci godremo qualche bella giornata. Lunedì ancora sarà presente una residua nuvolaglia con addensamenti soprattutto stratiformi nel versante emiliano per la risalita di deboli venti orientali ovviamente stracarichi di umidità. Poi da martedì 29 e probabilmente sino ai primi di novembre, avremo, soprattutto in montagna, belle giornate di sole e anche particolarmente miti per il periodo con lo zero termico che oscillerà fra i 3400 e 3800 metri, forse anche 4000 metri dal 31, ed isoterme fra 10°C e 12°C a 1500 metri. Potrebbero essere giornate da belle escursioni sui crinali anche se usando molta prudenza per i rigogliosi ruscellamenti e i terreni intrisi d'acqua, quindi particolarmente scivolosi. Appuntamento al prossimo aggiornamento.
Aggiornamento del 27 ottobre 2024 a cura di Mauro Olivieri
(aggiornamento 3 volte la settimana)
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