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          Dopo la perturbazione delle scorse ore che ha dispensato punte di 100-150 mm sulle Apuane e fino a 200 mm sull'Alta Lunigiana, temporaneo miglioramento fra venerdì e sabato poi transito di un ultimo veloce fronte atlantico Domenica specie nel pomeriggio-sera. Rimonta anticiclonica durante la settimana prossima con fase stabile e asciutta.    LIDO DI CAMAIOREVisualizza le altre Webcam >>   RADAR PRECIPITAZIONI   SATELLITE INFRAROSSO   FULMINAZIONI | IL CLIMA DI MASSA - CARRARA E DELLA SUA PROVINCIA 
  Massa  è una città di 67.000 abitanti, capoluogo, insieme alla vicina   Carrara,  dell’omonima Provincia. La città è situata nella parte   Nord-Occidentale  della Toscana, allo sbocco della valle del Fiume   Frigido, a 65 metri  sul livello del mare. Sorge alle pendici delle Alpi   Apuane, con rilievi  che nelle immediate vicinanze della città sfiorano   i 1900 metri. Il  mare, con il rinomato litorale della Versilia, dista   poco meno di 5 km  dal centro città. La presenza di questi due elementi,   mare e monti, a  così poca distanza, rende Massa e tutta la sua   provincia una zona  unica.                        Il  clima di Massa si può definire senza dubbio il   più mite della Toscana e  molto probabilmente dell’intera Italia   Centro-Settentrionale. Basti  pensare che a Massa, in centro, sono   tantissimi gli alberi di arancio  che crescono come ornamento in piazze e   viali. Ma perché un clima così  mite?  I fattori che lo rendono tale   sono parecchi: prima  di tutto le Alpi Apuane, con vette fino a 1947   metri, che fungono da  vera e propria barriera naturale contro i venti   freddi da Nord-Est. In  secondo luogo, ovviamente la vicinanza del mare,   che mitiga specie in  inverno, tutta la zona; la sua capacità   mitigatrice non si limita solo  al litorale, ma seppur meno accentuata   s’inoltra fino a 20-30 Km  nell’interno (basti pensare alla Lunigiana o   al versante marittimo  delle Alpi Apuane e dell’Appennino). Nella  zona di Massa e sul litorale Apuo-Versiliese, le nevicate sono un    evento eccezionale. In media una ogni 20 anni. L’ultima nevicata    significativa infatti risale al lontano gennaio 1985. E’ abbastanza    raro,  nelle mattinate d’inverno, anche assistere  a temperature minime   prossime o lievemente inferiori allo zero. In  inverni normali,   mediamente non si superano i 5 giorni con temperatura  minima pari o   inferiore allo 0°. Un’altra caratteristica del clima di  Massa e della   sua zona è l’elevata piovosità. Abbiamo detto prima che  le Alpi Apuane   fungono da barriera ai venti freddi settentrionali…ma  non solo: lo   stesso infatti accade con le correnti molto umide che  provengono da   Sud-Ovest. Questo determina un maggiore stazionamento  delle nubi,   cariche di pioggia dopo aver attraversato il Mar Tirreno, e  quindi una   piovosità decisamente maggiore del normale.  A Massa e nella  vicina   Carrara la media pluviometrica annua si aggira intorno ai 1200  mm, ma   sui crinali e in alcune particolari vallate (Campagrina, Orto di  Donna)   la media raggiunge i 3300 mm annui, facendo spesso queste due  località   le più piovose d’Italia dopo le Alpi Carniche, in Friuli. In  mesi più   piovosi si concentrano in autunno e sono generalmente ottobre  e   novembre. In  estate invece le temperature massime, al contrario, sono   tra le più  fresche della regione: la vicinanza del mare e quindi la   vivace brezza,  riescono a rinfrescare anche i più caldi pomeriggi di   agosto. Quando  invece, per particolari condizioni, la brezza marina è   quasi assente,  ecco che la colonnina di mercurio sale. E’ raro comunque   che si  riescano, in estati nella norma, a superare i 35°. Da  maggio a   settembre sulle Alpi Apuane si posso generare, nelle ore più  calde   della giornata, temporali termoconvettivi talvolta intensi e che  posso   sconfinare fino al litorale. E’  stato il caso del 19 giugno del 1996, quando in un sol giorno   nell’Alta  Versilia caddero fino a 500 mm di pioggia, causando così   un’alluvione  che portò alla morte di decine di persone e alla completa   distruzione  di alcuni paesi della vallata a Nord di Seravezza.                          Ma  purtroppo questo non è l’unico caso di grave   dissesto idrogeologico:  l’elevata piovosità e la particolarissima   morfologia dei rilievi apuani  fanno si che le alluvioni, anche gravi,   si verifichino con una certa  frequenza. L’ultima è avvenuta il 23   settembre 2003 nella città di  Carrara, ed ha causato 1 vittima oltre a   gravissimi danni a gran parte  della città.                          Massa  si può definire una zona piuttosto   ventosa: in inverno infatti la  Tramontana, quando è forte, riesce a   filtrare alle spalle della città,  e ad incanalarsi nella valle del   Frigido, giungendo in città con  parecchia forza. Un esempio è il 9   aprile 2005, quando la Tramontana,  fino a 90-100 Km/h, ha causato   ingenti danni ai boschi alle spalle  della città, con centinaia e   centinaia di alberi divelti dalla furia  del vento.                                                    Anche il Libeccio spesso raggiunge velocità   notevoli, causando mareggiate lungo il litorale.                           Durante  il giorno, come dicevamo prima, è   attiva la brezza di mare che  solitamente raggiunge i 25-30 Km/h. Dopo  il tramonto invece è la volta della brezza di monte; quest’ultima    talvolta raggiunge velocità decisamente notevoli per una brezza: non    sono rarissimi i casi in cui si toccano i 35 Km/h nella tarda serata.                          Abbiamo  parlato del clima della città di Massa,   del litorale Apuo-Versiliese e  dei rilievi apuani ma più dei 2/3 della   provincia di Massa-Carrara sono  occupati dalla Lunigiana. La Lunigiana   è la punta più settentrionale  della Toscana, stretta tra i confini di 2   regioni: la Liguria con la  provincia di La Spezia a Sud-Ovest e   l’Emilia-Romagna a Nord-Est con  Parma e Reggio Emilia.  La Lunigiana non   è altro che una vallata  attraversata dal Fiume Magra e dai suoi   numerosi affluenti che scendono  dalla’Appennino. All’interno  di questa zona si può trovare un notevole numero di   microclimi. La  parte “bassa” della vallata, con i paesi di Aulla,   Podenzana e  Villafranca, è la più vicina al mare, ma non per questo la   più mite:  protetta dal flusso mitigatrice a Ovest dalle propaggini   Sud-orientali  dell’Appennino Ligure e refrigerata dal Magra, questa   zona è parecchio  fredda in inverno e afosa in estate; presenta un clima   non molto  differente da quello che caratterizza la Pianura Padana.   Rilevante  anche l’elevata escursione termica sia giornaliera che   annuale. Poco  più a Nord, nei pressi di Pontremoli, troviamo la parte   più alta della  vallata: qua il clima è ancora più freddo nella stagione   invernale ma  in estate in refrigerio è maggiore, anche grazie alla   presenza quasi  costante di una vivace brezza. Piuttosto frequente, in   tutta la vallata  del Magra, il fenomeno della nebbia, specie nelle   mattine invernali e  dopo le abbondanti piogge d’autunno. Queste due   zone sono circondate e  sovrastate da una sorta di fascia “pedemontana”   dell’Appennino, dove  troviamo i paesi di Fivizzano, Licciana Nardi,   Bagnone e proprio sotto  i rilevi tosco-emiliani Comano e Casola. Qua a   causa dell’altitudine  ovviamente più elevata gli inverni sono   generalmente abbastanza nevosi  e rigidi; le estate fresche. Nella   stagione invernale i giorni di gelo  si aggirano intorno ai 30/40.   Infine troviamo l’ultima fascia  climatica: la zona appenninica. Si   parte da 600 metri per arrivare ai  quasi 2000 metri di alcune vette del   crinale. Quassù le precipitazione  nevose sono frequenti e spesso   abbondanti da novembre ad aprile; in  quota si può arrivare ad avere   anche 3 metri di accumulo mentre in  alcuni punti ben protetti (canaloni   ombrosi) accumuli di neve, piccoli  nevai, posso resistere fino a   tardo giugno-primi di luglio. In questa  fascia non a caso sono sorte   alcune note località sciistiche: Zum-Zeri  nella Lunigiana   Nord-Occidentale e Cerreto Laghi e PratoSpilla sul  crinale appenninico,   rispettivamente appartenenti a Reggio Emilia e  Parma.
 
 A cura di Paolo Lunini(dicembre 2006)
 
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