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Temporanea fase asciutta fino a sabato grazie all'afflusso di aria secca e fredda dall'Europa Nord-orientale sottoforma di tesi venti di Tramontana. Peggioramento da Domenica con ritorno a correnti più miti ed umide atlantiche, responsabili di deboli piogge durante i primi giorni di dicembre e neve solo sulle cime più alte.
MARINA DI CARRARA
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BOLLETTINO DELLA MONTAGNA
Previsioni a 3 giorni per le principali località sciistiche e montane delle Apuane ed Appennino settentrionale
29-11-25
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01-12-25
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| Zero Termico: 1700 m | Altezza Neve: 0 cm |
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| Zero Termico: 1600 m | Altezza Neve: 0 cm |
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| Zero Termico: 1800 m | Altezza Neve: 0 cm |
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| Zero Termico: 1600 m | Altezza Neve: 2 cm |
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Nella staffetta delle stagioni siamo già arrivati al passaggio di consegne fra l'autunno e l'inverno meteorologico che, come ormai tutti sapete, viene fatto iniziare per convenzione internazionale il 1° giorno del mese di dicembre, quindi lunedì prossimo. I venti forti e moderatamente freddi di Tramontana che hanno spazzato le nostre regioni negli ultimi giorni tenderanno gradualmente a scemare nella notte fra venerdì e sabato lasciando in deposito l'aria fredda nei bassi strati, dove facilmente si formeranno diffuse brinate e gelate specie nelle conche e fondivalle più ''predisposti''. In quota però l'aria si farà più mite grazie al respiro atlantico che inizierà a farsi sentire. Infatti ora la grande circolazione atmosferica si disporrà dal quadrante occidentale portando sì aria molto più umida e quindi carica di nubi, ma non fredda. Il getto atlantico è visto entrare piuttosto basso sul bacino del Mediterraneo, ragion per cui, almeno in una prima fase, non sono attesi venti gagliardi marini ma una ventilazione più fra Est e Sud Est così che anche il rialzo termico atteso non sarà particolarmente sensibile lasciando le temperature previste alla quota di 1500 metri su valori all'incirca nella media stagionale cioè comprese fra 2°C e 4°C. Però lo zero termico si attesterà attorno ai 1600/1800 metri (a seconda dei versanti) quindi le eventuali nevicate sulle nostre montagne ci saranno al di sopra dei 1500/1600 metri quando andrà bene. Dopo una sabato ancora discreto con cielo a tratti velato più o meno densamente, entro Domenica il cielo sarà coperto e già le prime precipitazioni approderanno dal Mar Ligure, inaugurando una prima settimana dicembrina all'insegna del tempo prevalentemente grigio e pioggerelloso. Per gli amanti della neve e delle prime settimane bianche ci sarà comunque la consolazione del suo arrivo su tutta la catena alpina anche a quote medio basse.
Era assai più freddo il tempo fra fine novembre ed i primi di dicembre del 1973, quando masse d'aria provenienti dal Circolo Polare artico (isoterme a 5400 metri fra -36°C e -40°C e fra -7°C e -10°C a 1500 metri) portarono frequenti nevicate sino a quote molto basse soprattutto sulla Toscana. Le prime nevicate sino alla pianura, anche se deboli, si verificarono fra il 28 ed il 29, ma poi fu soprattutto la perturbazione del 1° dicembre ad imbiancare gran parte del centro nord regione comprese le città di Lucca, Pistoia, Prato e Firenze che furono interessate da forti temporali di neve. La Lunigiana fu presa solo marginalmente con la ''nevicata in notturna'' fra la 1 e le 6.30: il cielo era sereno sino alle 23 del 30 novembre e tornò sereno alle 7 del giorno 1 con banchi di nebbia e galaverna che gelò la neve presente sulle piante. Seguirono alcuni giorni davvero freddi con venti gelidi di Tramontana e con temperature massime che facevano fatica a salire sopra lo zero anche a fondovalle. Dal 7 dicembre l'invernò andò in stand by ed il freddo con le nevicate in Appennino tornarono solo nella primavera 1974.
Aggiornamento del 28 novembre 2025 a cura di Mauro Olivieri
(aggiornamento 3 volte la settimana)
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