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Giugno appena concluso è risultato record sulla nostra provincia, con una temperatura media superiore al valore trentennale di riferimento di ben 2,8°C, superando i famigerati 2003 e 2022.
Caldo e anche asciutto con la pioggia caduta inferiore alla media del 70-80% in Lunigiana e fino al 90% lungo la costa.
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BOLLETTINO DELLA MONTAGNA
Previsioni a 3 giorni per le principali località sciistiche e montane delle Apuane ed Appennino settentrionale
30-06-25
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01-07-25
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Zero Termico: 4800 m | Altezza Neve: 0 cm |
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Zero Termico: 4700 m | Altezza Neve: 0 cm |
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Zero Termico: 5000 m | Altezza Neve: 0 cm |
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Zero Termico: 4700 m | Altezza Neve: 0 cm |
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Nel giugno della famigerata caldissima estate 2003 (giugno 2025 rischia almeno di eguagliarlo ma lo sapremo domani sera...), fra il 27 ed il 28 ci furono numerosi episodi temporaleschi. Al culmine di una delle frequenti onde calde di quel periodo, infiltrazioni di aria umida atlantica originarono alcune celle temporalesche. Soprattutto quella del 27 fu particolarmente ''cattiva'': fra le 2 e le 3 del pomeriggio un cielo plumbeo con forti rombi di tuono giunse sull'Alta Lunigiana da Nord-Ovest portando un violento nubifragio ma soprattutto raffiche di vento e grandine. A Pontremoli la meteora di ghiaccio fu distruttiva con chicchi come noci e albicocche, mentre scendendo verso Sud fece meno danni con chicchi più piccoli e maggiormente diluiti nella pioggia. Alla fine in meno di un'ora caddero più di 37 mm di pioggia a Pontremoli e 23 mm a Villafranca. Il giorno successivo un temporale arrivò in serata interessando maggiormente la Lunigiana Sud-orientale e poi la costa fra La Spezia e Viareggio, anche lì con grandine e colpi di vento.
Siamo all'apice dell'onda di calore che sta interessando i nostri territori. La cupola anticiclonica di estrazione marocchina raggiunge oggi (Domenica 29) i suoi massimi valori soprattutto in quota. Da lunedì inizierà molto lentamente a cedere e contemporaneamente cominceranno a manifestarsi le prime infiltrazioni di aria umida e meno calda atlantica che daranno luogo a qualche breve temporale di calore. Lunedì questi fenomeni non dovrebbero ancora toccare i nostri monti, ma limitarsi eventualmente alla pedemontana e pianura emiliana. Invece da martedì, ma soprattutto da mercoledì, le nubi cumuliformi avranno la possibilità di evolvere in maniera più decisa con associati quindi alcuni rovesci conditi dagli immancabili tuoni. Va da sé che, anche se non ve lo dico, non bisogna mai sottovalutare questi fenomeni perché per quanto limitati nel tempo e nello spazio possono essere intensi e accompagnati da pericolosa attività elettrica, colpi di vento e grandine.
Significativi cambiamenti circolatori con l'arrivo di aria più fresca ed instabile potrebbero intervenire solo fra il 5 e l'8 luglio, ma non sarà facile per le perturbazioni atlantiche infrangere un muro anticiclonico alto 6 chilometri! Seguiremo nei prossimi giorni l'evolversi degli eventi....
Aggiornamento del 29 giugno 2025 a cura di Mauro Olivieri
(aggiornamento 3 volte la settimana)
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