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Ultimi giorni del 2025 all'insegna della stabilità e con temporanea irruzione di aria decisamente fredda da Nord-Est proprio la sera di San Silvestro.
Il 2026 si aprirà con un peggioramento ad opera di correnti umide e via via più miti di origine atlantica. Evoluzione però molto incerta, seguire gli aggiornamenti.
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BOLLETTINO DELLA MONTAGNA
Previsioni a 3 giorni per le principali località sciistiche e montane delle Apuane ed Appennino settentrionale
30-12-25
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31-12-25
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01-01-26
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| Zero Termico: 1200 m | Altezza Neve: 1 cm |
30-12-25
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31-12-25
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01-01-26
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| Zero Termico: 1000 m | Altezza Neve: 25 cm |
30-12-25
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31-12-25
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01-01-26
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| Zero Termico: 1500 m | Altezza Neve: 0 cm |
30-12-25
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31-12-25
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01-01-26
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| Zero Termico: 1000 m | Altezza Neve: 20 cm |
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In questi ultimi giorni del 2025 sta spadroneggiando l'inversione termica con temperature miti sui crinali e in collina ed aria più fredda invece che, di notte, si deposita nelle conche e nei fondovalle portando abbondanti brinate e gelate diffuse. Ma brinate si osservano anche in zone di montagna pur con temperature positive perché, in queste situazioni, l'aria è molto secca e per questo gli strati a contatto del suolo o della superficie innevata si raffreddano molto portando alla formazione di cristalli di ghiaccio. Questo è anche il meccanismo che permette la conservazione della neve in aria secca anche se mite. Pensate che a 1500 metri sono arrivate isoterme comprese fra 8°C e 10°C eppure la neve sulle nostre montagne, a parte ovviamente i versanti maggiormente esposti al sole, si è ben mantenuta.
Da martedì 30 anche in montagna tornerà più freddo per l'arrivo di una massa d'aria di origine Nord-europea trasportata da venti fra Tramontana e Grecale. Questi venti, in origine asciutti, raccoglieranno però parecchia umidità sia dall'alto Adriatico che sulla Pianura Padana condensandola in ammassi nuvolosi di tipo stratiforme che, con il calare della temperatura, andranno verosimilmente a formare diffuse formazioni di galaverne sui rilievi emiliani al di sopra dei 1300 metri e poi via via a calare sin verso 900/1000 metri con l'abbassarsi del livello delle nubi. Infatti lo zero termico, dopo avere iniziato la giornata ancora sui 2000 metri scenderà progressivamente sino a 1000 metri in serata nel versante Nord. Anche dalla parte ligure toscana al mattino di martedì saranno presenti addensamenti stratiformi, provocati dal richiamo umido ligure a precedere l'arrivo della Tramontana ma non sono attesi fenomeni se non occasionali pioviggini. La Tramontana dovrebbe irrompere dal pomeriggio o al più tardi in serata ma non soffierà per molto tempo andando gradualmente a calmarsi già entro la mattinata di San Silvestro. Alla quota di riferimento dei 1500 metri arriveranno isoterme fra -5°C e -6°C, quindi termiche non certo esagerate ma comunque il livello dello zero termico calerà sin verso 600 metri in Emilia, fra 900 e 1000 metri in Liguria e versante garfagnino delle Apuane e attorno ai 1000/1200 nel versante marittimo. Insomma sarà una nottata di Capodanno 2026 assai rigida. Da giovedì 1° gennaio iniziano i problemi per i malcapitati previsori, perché potrebbe arrivare già dell'aria umida dal Mar Ligure ad interagire con la massa fredda affluita provocando un precoce aumento della nuvolosità e forse anche deboli precipitazioni a carattere nevoso inizialmente sino a bassa quota in successivo rialzo per il progressivo arrivo di venti da Sud. Ma di più attualmente non so dirvi... Seguite attentamente i prossimi aggiornamenti e vi giungano i migliori Auguri per Buon fine Anno e ancora più bello inizio 2026!
Di questi giorni ricorre il 29° anniversario del Burian di fine dicembre 1996. Dopo una Vigilia ed un Natale miti e piovosi, dalla sera del 25 ma soprattutto fra il 26 ed il 27 il vento gelido della steppa russa fece l'ingresso anche dalle nostre parti portando isoterme fra -12°C e -14°C a 1500 metri con punte di -16°C lungo le coste adriatiche. Le giornate rigidissime, alcune ''di ghiaccio '' e cioè con minime e massime sotto lo zero anche a fondovalle, andarono avanti fino a San Silvestro quando arrivò anche un po' di neve prima del rialzo termico dei primi dell'anno 1997. Ma per raccontarvelo vi lascio oggi alle parole del nostro amico Don Francesco Sordi.
''Il mese di Dicembre 1996 iniziava in modo anonimo, con giornate grigie, miti, qualche pioggia, un
leggero abbassamento delle temperature nei giorni attorno all'Immacolata, con vento più freddo e
temperature massime sui 7 gradi, poi una lunga serie di giornate nuvolose con pioggia e temperature
più miti fino a Natale.
Proprio a partire dal pomeriggio che in quell'anno cadeva di Mercoledì, ecco
l'arrivo di un vento freddo siberiano con Burian che si intensificò nella notte di Santo Stefano.
Una vasta irruzione di aria artica continentale portò a un drastico calo delle temperature e nevicate sulle colline della Lunigiana.
L'ondata raggiunge il suo picco venerdì 27 e sabato 28, due giornate con cielo limpido ed un vento
tagliente, le temperature diurne stentavano a superare lo zero.
Sia gli Appennini e le Apuane, ed i monti del versante Ligure erano imbiancati.
Nel pomeriggio di Sabato 28 mi ero recato a Tendola di Fosdinovo a trovare un amico,
rammento i campi imbiancati dal gelo tra Ceserano e San Terenzo Monti.
Martedì 31 Dicembre: una giornata veramente terribile, nella bassa Lunigiana tanta pioggia mista a
neve e vento gelido di Tramontana scura, la temperatura non salì mai sopra lo zero se non di poco e poi la sera una bufera di neve interessò Pontremoli (oltre che Genova da dove arrivavano le immagini televisive dei botti di mezzanotte). Nelle ore successive nel pontremolese arrivò anche il gelicidio che ammantò con una glassa trasparente la neve caduta precedentemente.
Il giorno di Capodanno 1997 fu inaugurato da una romantica giornata dal sapore viennese: un cielo grigio- chiaro, un silenzio ovattato
interrotto dal rumore di poche macchine che transitavano lungo la strada, la neve ferma nelle
campagne, ragazzi che si tiravano le palle di neve e che si divertivano con lo slittino.
In casa, alla televisione il tradizionale concerto di Vienna con la musica ed i meravigliosi balletti, insomma un'atmosfera che rese ancora più suggestivo il periodo delle festività''
Aggiornamento del 29 dicembre 2025 a cura di Mauro Olivieri
(aggiornamento 3 volte la settimana)
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