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Dopo il peggioramento di lunedì, con piogge più copiose fra costa ed Apuane, temporaneo cambio di circolazione per l'afflusso di aria secca e moderatamente fredda dall'Europa Nord-orientale che favorirà tempo più stabile e soleggiato almeno fino a sabato, fatta eccezione per addensamenti da ''stau'' in Appennino.
VILLAFRANCA LUNIGIANA
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BOLLETTINO DELLA MONTAGNA
Previsioni a 3 giorni per le principali località sciistiche e montane delle Apuane ed Appennino settentrionale
26-11-25
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27-11-25
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28-11-25
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| Zero Termico: 1200 m | Altezza Neve: 0 cm |
26-11-25
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27-11-25
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28-11-25
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| Zero Termico: 1000 m | Altezza Neve: 0 cm |
26-11-25
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28-11-25
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| Zero Termico: 1400 m | Altezza Neve: 0 cm |
26-11-25
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27-11-25
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28-11-25
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| Zero Termico: 1000 m | Altezza Neve: 2 cm |
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Così come è arrivata la prima neve, altrettanto velocemente se ne è andata dai nostri monti per lo meno al di sotto dei 1700 metri, a causa degli inesorabili forti venti di Libeccio e delle piogge abbondanti. Ha resistito un po' di più in alcune sacche fredde del versante emiliano interessate dal gelicidio, che si è formato in una fascia mediamente compresa fra i 600 ed i 1000 metri dal Piacentino , al Parmense e sino al Reggiano. Si sono osservate le solite ''stranezze termiche'' (che poi strane non sono...) con oscillazioni di temperatura da molto positiva a leggermente negativa in una stessa località nel giro di pochi minuti (a seconda se arrivasse il vento marino tiepido o quello orientale freddo), così come invece in certe zone magari anche molto vicine, la temperatura è rimasta inchiodata su valori negativi per tutta la giornata. E' un fenomeno ricorrente sulle nostre montagne esposte alle masse d'aria di natura completamente diversa nel raggio di pochi chilometri.
Ora la circolazione sta cambiando nuovamente a favore di correnti moderatamente fredde provenienti dall'Europa centro orientale ad inseguire il minimo di bassa pressione in discesa verso le regioni centro meridionali. Mercoledì 26 delle ritornanti nuvolose dall'Alto Adriatico impatteranno contro l'Appennino emiliano provocando qualche debole nevicata al di sopra dei 700/800 metri, ma segnatamente fra Reggiano e Modenese, anche se qualche sfiocchettata potrebbe lambire anche il parmense specie quello Est. Il ''traversone''(nubi da addossamento orografico) avvolgerà comunque tutto il nostro Appennino, mentre i venti di Tramontana andranno rinforzando gradualmente specie nel versante ligure toscano dove prenderanno velocità. La giornata più ventosa sarà giovedì quando alcune raffiche potrebbero superare gli 80 chilometri orari. Con l'arrivo di isoterme fra -3°C e -4°C a 1500 metri, va da sé che le temperature percepite (wind chill) saranno molto crude, fra -10°C e -15°C sul crinale. Lo zero termico scenderà sempre giovedì fra gli 800 ed i 900 metri emiliani, i 1200 metri del versante ligure toscano appenninico e sino ai 1400/1500 metri delle Alpi Apuane. Dopo residue spolverate di neve, il cielo andrà rasserenandosi completamente. E venerdì sarà una bella giornata di sole, ancora piuttosto cruda, ma con valori termici in lento graduale rialzo, così come la Tramontana ed il Grecale andranno piano piano assopendosi soprattutto avvicinandoci alla notte. Diffuse gelate interesseranno le conche ed anche i fondovalle, specie in quelli ove nella notte le raffiche eoliche caleranno di intensità. Tempo stabile anche sabato 29, mentre da Domenica 30 non è escluso un nuovo peggioramento, di cui parleremo nel prossimo appuntamento.
Come in quasi tutti i mesi dell'anno, i proverbi anche a sfondo meteorologico abbondano nel mese di novembre, soprattutto nella sua ultima decade. Il 18 novembre ricorreva la festa di San Frediano accompagnati dal suo detto: ''Per San Frediano la neve al monte e al piano; ma anche ''per San Frediano si semina a piena mano'' ad indicare il periodo della semina del grano. Il 23 novembre si sono festeggiati San Colombano che è in effetti arrivato qua e là '' con la neve in mano'' e anche San Clemente, quando ''l'inverno mette un dente''(Domenica 23 è stata una giornata rigida per tutte le nostre zone). Il 25 novembre ''Santa Caterina, la neve alla collina'' oppure ''Per Santa Caterina o neve o brina'': quest'anno non ha funzionato tanto... Ora aspettiamo il 30 novembre, ovvero ''San Saturnino, la neve sul camino'', ma sarà anche il giorno di Sant'Andrea, quando ''al fred i mont an carea''(quando il freddo monta sulla seggiola). Due giorni più tardi, in occasione della festa di una nota Santa, ci sarà uno dei proverbi più importanti che ci potrà dire come sarà almeno la prima parte dell'inverno...
Aggiornamento del 25 novembre 2025 a cura di Mauro Olivieri
(aggiornamento 3 volte la settimana)
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